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I processori AMD possono essere suddivisi in tre categorie più recenti: Ryzen, Athlon e APU che sono compatibili con il socket AM4. Sia i Ryzen che gli Athlon non hanno una scheda video integrata, quindi devono essere abbinati ad una scheda grafica dedicata. Invece le APU hanno una grafica integrata. Poi ci sono altre categorie, ormai superate, ovvero FX e Phenom II compatibili con il socket AM3 o AM3+. I Ryzen sono una valida alternativa alle CPU Intel. Si tratta di CPU particolarmente potenti e con un processo produttivo a 14nm. Inoltre supportano il socket AM4, le memorie RAM DDR4 e l’overclock. In commercio trovi i Ryzen 7 che competono con gli Intel Core i7, hanno prestazioni elevate e sono adatti per qualsiasi utilizzo. Quindi potrai fare gaming, video editing e sfruttare i numerosi core e thread di cui dispongono. Poi ci sono i Ryzen 5 che competono con gli Intel Core i5. Hanno un ottimo prezzo e prestazioni di tutto rispetto anche in gaming. Infine trovi i Ryzen 3 che competono con gli Intel Core i3 ed appartengono alla fascia Ryzen più economica. Puoi utilizzarli anche per gaming leggero. Gli Athlon di recente generazione hanno il socket AM4. Sono meno potenti dei Ryzen 3 e possono essere utilizzati per uso casalingo, ufficio o gaming leggero. Le recenti APU con socket AM4 sono delle CPU che racchiudono anche diversi processori grafici al loro interno. In questo modo si ottiene un processore particolarmente potente anche per le applicazioni grafiche. Ecco un filmato che spiega il loro funzionamento. Un’altra serie è la AMD Threadripper sulla quale si basa la versione AMD della workstation per rendering. Si tratta di una tipologia di processori che possono arrivare fino a 32 core e 64 thread ed offrono prestazioni molto elevate, superiori ai Ryzen 7. Hanno un socket TR4, quindi diverso dall’AM4.

Frequenza di clock

La velocità è espressa in "gigahertz": più è elevata, più il processore sarà in grado di effettuare le operazioni rapidamente, quindi, i programmi si caricheranno più velocemente e il computer sarà più reattivo. La frequenza di clock (che sarebbe l’unità di misura utilizzata per indicare la velocità del processore) è sempre presente nelle schede prodotto, che puoi sempre verificare prima dell’acquisto di un PC o di un processore per computer.

Come identificare il processore AMD

Come già visto per Intel anche AMD necessita di qualche accorgimento prima di acquistare un PC o una nuova CPU: possiamo riconoscere se una CPU è nuova (quindi appartenente alla serie in corso) oppure è un processore di qualche serie precedente da pochi ma attenti parametri. Valutare questo parametro è importante per evitare di comprare “nuovi” PC o CPU (in caso di assemblaggio casalingo) troppo vecchie per i nuovi standard. Con AMD il discorso è leggermente più difficile perché dobbiamo fare distinzione tra le CPU e le APU, ma cercheremo di semplificarlo al massimo in questa guida per riconoscere i processori AMD.

La mia CPU è vecchia o nuova? (FX-Series)

Con AMD il discorso come già accennato nell’introduzione si complica leggermente, anche per via delle varie fasce di mercato che AMD copre con i suoi processori con FX-Series. Prendiamo per esempio la CPU AMD FX-8350.

Esaminiamo la parte indicata nell’immagine in alto con il riquadro rosso:

Serie:

Il primo numero che incontriamo (8) è il numero di serie e coincide con il numero di core presenti nella CPU.
In questo caso sono presenti 8 core, mentre per la serie FX-6xxx sono presenti 6 core e per la serie FX-4xxx 4 core.

Generazione:

Il secondo numero che si incontra (5) indica la generazione della CPU. Più il valore è alto più la CPU AMD è nuova. Attualmente le generazioni più diffuse sono la 3 e la 5 (attualmente l’ultima); numeri inferiori indicano CPU più obsolete. Ecco un esempio di CPU obsoleta.o di core presenti nella CPU. In questo caso sono presenti 8 core, mentre per la serie FX-6xxx sono presenti 6 core e per la serie FX-4xxx 4 core.

Segmento:

Le ultime due cifre che si incontrano (50) indicano le performance della CPU. Un numero più alto identifica una CPU più potente. Attualmente sono utilizzati i segmenti 00 e 20 (entry level), 50 e 70 (mid-level) e 90 (il segmento più potente).

La mia CPU è vecchia o nuova?(A-Series)

E se abbiamo una APU AMD? Vediamo come fare a riconoscere una CPU nuova da una vecchia. Prendiamo ad esempio questa CPU: A10-7800.

Generazione:

Il primo numero che incontriamo (7) indica la generazione di APU. Un numero più grande indica una APU più recente. Attualmente l’ultima generazione è la 8, con la 7 ancora molto diffusa ed utilizzata.

Segmento:

le restanti 3 cifre (800) indicano il segmento della APU e di riflesso le performance. Più il numero è alto più potente sarà la APU scelta. Attualmente sono disponibili i seguenti numeri di segmento per le APU: 700 e 800 (entry level); 850 e 860 (mid-level); 790, 870 e 890 (fascia alta). In basso un’immagine con un confronto tra APU della stessa generazione ma con segmenti diversi.

Conclusioni

Regola empirica: se le CPU o APU si passano solo una o due generazioni possiamo ancora prendere il modello “vecchio” ma più performante (numero di segmento alto). Se si superano le 2 generazioni meglio prendere sempre la CPU più recente.

Consiglio:

Per riconoscere il tipo di CPU in nostro possesso sui PC già acquistati possiamo farci aiutare da CPU-Z.

Come vengono raffreddati i processori

Non c'è una soluzione in assoluto preferibile fra aria o liquido e il dibattuto continua da anni, con ognuna delle soluzioni che ha naturalmente sia aspetti positivi, sia aspetti negativi. Negli ultimi anni, almeno in ambito consumer, sono state due le tipologie di sistemi di dissipazione più diffuse per dissipare il calore della CPU di un PC: da una parte troviamo i dissipatori ad aria, disponibili ad esempio in bundle con le CPU o in diverse versioni più o meno estreme nell'aftermarket; dall'altra i kit all-in-one a liquido. Questi ultimi dispositivi sono diventati sempre più popolari negli ultimi anni perché cercano di coniugare prestazioni molto elevate a un ridotto rumore durante le operazioni a pieno carico, il tutto con un'elevata semplicità di assemblaggio mista alla promessa di "manutenzione zero".

Perché scegliere un sistema di dissipazione ad aria?

Tipicamente i dissipatori ad aria rappresentano le soluzioni più semplici sul piano meccanico, e quindi potenzialmente quelle meno soggette a rottura. Si caratterizzano per un corpo centrale, spesso basato su lamelle metalliche, collegate ad una piastra che va a contatto con il processore (meglio se abbinato ad una buona pasta termica) e diverse heatpipe che hanno il compito di convogliare il calore e spostarlo verso le altre parti del dissipatore. A questo elemento vengono abbinate una o più ventole di dimensioni più o meno elevate e con regimi di rotazione differenti. Questi sistemi sono diventati nel tempo sempre più performanti e possono rivaleggiare con i sistemi all-in-one a liquido, tuttavia occupano uno spazio non indifferente nella zona dove si trova la CPU, compromettendo la pulizia dell'installazione e la semplicità con cui possono essere effettuati i lavori di manutenzione nel case.

Perché scegliere un kit all-in-one a liquido?

Perché scegliere un kit all-in-one a liquido? I kit all-in-one a liquido sono soluzioni commerciali semplificate che puntano ad offrire i vantaggi prestazionali dell'acqua come sistema di raffreddamento all'interno di un circuito chiuso, aspetto che viene abbinato ad un'elevata semplicità di assemblaggio. Installare un sistema a liquido custom non è una procedura per tutti, mentre con pochissime operazioni è possibile installare un kit all-in-one perfettamente funzionante e con zero rischi di perdita. Di solito i kit all-in-one dispongono della pompa in prossimità del waterblock che sta a contatto con la CPU, collegata con due tubetti ad un radiatore che può accogliere una o più ventole.

Video montaggio processore